Documenti e immagini pronti con la stampante

La stampante è uno degli accessori più comuni per PC e laptop, tanto che ormai è difficile pensare di possedere un computer portatile o fisso per fini lavorativi senza averne una.

Probabilmente siete tra quelli che quando hanno bisogno della stampa di un documento si armano di chiavetta USB e corronno alla copisteria di fiducia per usare la stampante.

Pensate a quanto può essere comodo invece avere una stampante in casa, in questo modo non dovrete più perdere tempo e potrete stampare subito tutto ciò che vi occorre, sopratutto se siete dei freelancers che lavorano da casa e vi siete creati un vostro piccolo studio o ufficio.

Le stampanti per uso domestico si possono trovare di diverse dimensioni e tipi. Quelle più comuni sono tranquillamente posizionabili su dei piani senza occupare troppo spazio, sono simili a delle piccole scatole e possono essere collegate al PC tramite un cavo USB, una volta collegate il sistema operativo sul vostro computer provvederà a riconoscerle e ad eseguire l’installazione.

Una volta completata, potrete iniziare a stampare i vostri documenti semplicemente utilizzando il comando “Stampa” sul programma dal quale desiderate stampare il documento o le immagini. Le uniche cose alle quali bisogna stare un po’ attenti quando si usa una stampante sono i livelli di inchiostro e la carta disponibile.

Ricordatevi di tenere sempre una buona scorta di fogli bianchi da utilizzare per la stampante e di cambiare le cartucce di inchiostro una che lo finite. Ogni marca di stampante è compatibile con specifici tipi di cartucce, quindi fate attenzione quando le acquistate perché se comprate il tipo sbagliato sicuramente non funzionerà.

Oltretutto ci sono Stampanti che non funzioneranno a meno che non si abbiano tutte le cartucce installate, quindi anche se avete e vi serve solo il colore nero, non riuscirete a stampare nulla finché non sostituite tutte le tonalità principali (che di solito sono quattro).

Il Laser è sinonimo di velocità

Per il tipo di stampanti laser a colori quelle più comuni sono a getto di inchiostro, sono sufficentemente veloci e poco rumorose, anche se sono più indicate per la stampa di documenti di scrittura piuttosto che fotografie o documenti con illustrazioni, sia per il tempo che la Stampante potrebbe impiegare a produrre il documento, sia per l’incredibile consumo di inchiostro.

Se si desiderano migliori prestazioni, o se si ha davvero molto materiale da stampare al giorno, si può considerare l’acquisto di una stampante a laser che invece di utilizzare il comune getto di inchiostro, imprime scritte e immagini sul foglio tramite un laser installato su un rullo magnetico che permette di stampare documenti molto velocemente.

Scanner incorporato

Ricordiamo che la maggior parte delle stampanti funzionano anche da scanner, quindi potrete non solo stampare ciò che volete dal vostro computer, ma anche creare dei file immagine da dei documenti materiali che magari dovete spedire via e-mail o che semplicemente volete tenere salvati anche nel computer.

Le scarpe da corsa famose con le dita

La corsa è una delle attività sportive più praticate al mondo, dopotutto non richiede nessun tipo di iscrizione in una struttura e neanche degli allenamenti specifici per capire come fare a correre, visto che si tratta di un movimento naturale per l’uomo.

In più si può davvero praticare ovunque, nel proprio quartiere, nel parco vicino casa, in montagna e al mare, basta avere costanza e voglia di tenersi in forma, fare fiato e migliorarsi. Ci sono anche diverse manifestazioni di corsa per amatori come le maratone cittadine di beneficenza ed esistono i gruppi di corsa per fare questo tipo di attività in compagnia.

Di solito chi vuole correre si equipaggia con delle scarpe da running adeguate e che permettono di correre senza il rischio di farsi male, ma c’è anche chi ultimamente invece predilige la corsa a piedi nudi.

Sembra che questo tipo di corsa porti dei benefici sia fisici che mentali, il contatto del piede nudo con la terreno crea un collegamento più “intimo” tra il corridore e il suolo dove vengono poggiati i piedi.

Sebbene non ci sia nulla di provato scientificamente, la corsa a piedi nudi potrebbe essere meno rischiosa a livello di infortuni di quella con le scarpe. Rimane sempre il problema però degli oggetti che spesso si trovano a terra che possono causare tagli e infezioni ai quali il piede nudo è ovviamente più esposto.

Per i fan della corsa e piedi nudi, alcune aziende sportive hanno prodotto un tipo di scarpa da corsa molto particolare che prende completamente la forma di un piede nella quale è possibile calzare le dita dei piedi come se fosse un guanto.

Una scarpa molto peculiare

Il design di questa scarpa potrebbe essere ritenuto alquanto “bizzarro” e si può pensare che nessuno oserebbe mai andarsene in giro con un tipo di scarpa simile. Invece a quanto pare sembra che queste scarpe siano state prodotte proprio per assecondare la richiesta di un tipo di calzatura “ibrida” per unire il barefoot running e la corsa normale.

Queste scarpe, oltre a dare la sensazione di stare correndo a piedi nudi grazie al tipo di calzatura, hanno anche una suola particolare che permette agli atleti di “sentire” il terreno che calpestano come se non le si avesse.

Sicuramente non è un tipo di acquisto per tutti e bisognerà davvero essere dei patiti della corsa a piedi nudi per comprare queste scarpe, anche perché altrimenti non si saprebbe nemmeno come utilizzarle a meno che non ci si voglia rendere ridicoli a qualche festa di amici.

Promesse non mantenute

Una curiosità: a quanto pare una delle ditte produttrici di questo tipo di scarpe da running è stata citata in giudizio per aver esagerato sulle qualità propedeutiche del prodotto che oltre a non essere proprio economico non portava proprio tutti i benefici che avrebbe dovuto.

La ditta in questione ha perso la causa ed è stata costretta a rimborsare diversi clienti insoddisfatti del prodotto, chissà se i suoi dirigenti non si stiano mordendo le “dita” per questo.

Igiene orale: benefici del uso di un’idropulsore

L’igiene di ogni persona dipende dal tempo che ognuno concede a se stesso. A volte si è così di fretta che ci si lava a stento il viso. I bambini sono seguiti nella loro igiene dalla loro mamma ma con l’età ci si chiude a riccio, nella vergogna di mostrarsi agli altri e l’igiene personale diventa realmente cosa solo personale.

Le femminucce sono per forza di cosa più dedite alla pulizia, ma i maschietti fin quando non trovano una bella ragazzina da conquistare, sono piuttosto veloci e rapidi nell’ igiene personale. E così via con una infinità di docce, cambi d’abito in numeri smisurati per la conquista del gentil sesso. E così la cura di se stessi.

Un bel sorriso per esempio, va curato, usato come biglietto da visita. Una dentatura perfetta, bianca e smagliante ma soprattutto denti puliti. L’igiene orale è fondamentale perché dalla bocca dipendono il benessere di tutto il corpo. Un mal di denti porta mal di testa ed un alito sgradevole fa venire il mal di testa a sua volta a chi ti sta vicino.

Prassi giornaliera: come e quando utilizzare l’idropulsore

Ad ogni fine pasto ci si dovrebbe lavare i denti e per accertarsi che alcun residuo alimentare sia rimasto incastrato, si dovrebbe usare il filo interdentale. Questa è la prassi per una corretta igiene orale e per molti è una buona e sana abitudine giornaliera.

Come sostituto del filo interdentale, anzi meglio come alleato di quest ultimo, l’idropulsore può essere un aiuto prezioso nella cura dell’igiene orale. E’ uno strumento simile a quello che usa il dentista per la pulizia dei denti. Agisce con un getto d’acqua che si mira tra la gengiva ed il collo dei denti.

Si spruzza tra lo spazio presente tra i denti, là dove spesso si ferma un residuo alimentare. Ha un getto quasi sempre regolabile e l’acqua può essere miscelata con il collutorio per favorirne così l’igiene orale.

Si preferisce l’utilizzo di acqua tiepida per evitare di sensibilizzare le gengive. Il getto non deve essere troppo forte perché potrebbe causare danni alle gengive ed al colletto dentale.

Come funziona un idropulsore?

Il getto d’acqua ripetuto su di uno stesso punto, può provocare la scollatura del colletto dentale e l’infiltrazione di germi causando gravi infezioni. Non per nulla si dice che una goccia d’acqua può bucare una roccia dura. L’idropulsore va usato come aiuto del filo interdentale e sicuramente non in modo assoluto.

I denti vogliono essere spazzolati, la placca che si forma sui denti viene rimossa dalle setole dello spazzolino e la sensazione di parete liscia che si prova al passaggio della lingua è la prova di denti puliti.

L’idropulsore aiuta ad avere un’igiene orale quasi perfetta se utilizzato nel modo corretto. Dà la sensazione di essere dal dentista e di sentire che la tua bocca, i tuoi denti respirano liberi senza fastidiosi ostacoli maleodoranti.

Nel caso in cui si è portatori di protesi dentarie, idropulsori possono arrivare dove lo spazzolino non arriva e dove il filo interdentale sarebbe impossibile far scorrere.

Quando si è in presenza di protesi, l’igiene orale è doppiamente importante perché sarebbe un peccato raddrizzare una scorretta occlusione e poi scoprire fastidiose carie nate da una cattiva igiene orale. E’ importante, dunque, concederci qualche minuto in più per sentirci bene prima con noi stessi e poi con chi ci è accanto.

Bucato facile in casa grazie alla lavatrice

La lavatrice è uno degli elettrodomestici indispensabili che ogni casa dovrebbe avere, che siate single e viviate da soli o che abbiate messo su famiglia.

Ci sono appartamenti che hanno un solo attacco al tubo di scolo dell’acqua necessario per l’installazione di questo elettrodomestico e magari il vostro è proprio così, quindi vi toccherà fare una scelta quindi tra la lavastoviglie e la lavatrice.

Se da una parte lavare i piatti è assolutamente noioso e seccante per tutti, questi si possono facilmente lavare a mano munendosi di pazienza, di spugna e di detersivo.

D’altra parte lavare i panni a mano è ancora più dispendioso in termini di tempo e le lavanderie, seppure comode, possono non essere vicino alla vostra casa e quindi ogni volta dovrete fare bustoni di vestiti da lavare da trascinare fino a destinazione.

Con una lavatrice guadagnereste tempo e sopratutto potreste gestire voi il vostro bucato quando vi pare, cosa che torna parecchio utile se per esempio avete un lavoro che vi costringe a stare tutto il giorno fuori di casa.

Dall’installazione al funzionamento

Cominciamo col dire che la lavatrice è un oggetto piuttosto ingombrante e che deve essere per forza attaccato ai tubi dell’acqua, quindi per effettuare l’installazione è necessario avvalersi dell’aiuto di un tecnico specialista che di solito viene mandato a casa dal negozio in cui la si acquista.

La lavatrice viene di solito installata in uno spazio apposito nella cucina, oppure nel bagno, questo perché di solito sono gli unici due spazi della casa che hanno l’attacco ai tubi dell’acqua e quelli di scolo necessari per il funzionamento dell’elettrodomestico.

Una volta installata, la lavatrice può essere immediatamente utilizzata programmandola seguendo le istruzioni e sopratutto stando attenti ai gradi con i quali si vuole fare il bucato.

Solitamente si usa dividere i capi bianchi da quelli colorati, ma ci sono molti programmi di lavaggio che permettono di lavarli insieme, una manna dal cielo per le persone con poco tempo disponibile che hanno bisogno di fare il bucato in fretta.

Una cosa alla quale bisogna stare attenti è non sbagliare detersivo, sopratutto se si usa quello in polvere, ma basta leggere sul manuale di istruzioni quali è possibile utilizzare senza che la vostra lavatrice si guasti.

Il detersivo va inserito nell’apposita vaschetta che spesso è divisa in due parti, una per il detersivo e l’altra per l’ammorbidente nel caso vogliate utilizzarlo per un lavaggio migliore.

Lavatrici moderne

Ormai la maggior parte delle lavatrici hanno un comodo display digitale che indica il tempo, il tipo di lavaggio e le funzioni attivate e inoltre hanno il blocco dell’oblò che si attiva una volta iniziato il programma di lavaggio, di modo che se avete dei bambini troppo curiosi questi non possano assolutamente aprirla e inondarvi la casa di acqua e abiti.

Esistono anche dei modelli davvero moderni di lavatrice che possono essere impostati tramite un’apposita applicazione per smartphone, in modo che possiate avviarla anche mentre siete sul divano. Non vi resta quindi che recarvi in un negozio specializzato e scegliere il modello che fa per voi.

Consigli per l’uso della panca addominali

Per tenersi in forma non è necessaria la palestra, se si vuole tenere a bada la rotondità addominale bastano infatti degli esercizi mirati, la costanza e un po’ di controllo nell’alimentazione per riuscire ad ottenere ottimi risultati anche da casa.

Se vi mettete sotto potreste anche poter arrivare a sviluppare la tanto agognata “tartaruga” senza avvalervi di nessun personal trainer o programma particolare creato in palestra.

Per esercitare i muscoli addominali è consigliabile l’acquisto di una panca addominali, inanzitutto per ottenere risultati migliori e per poter variare gli esercizi senza dover improvvisare.

Sopratutto, la panca addominali essendo un comodo appoggio per la schiena, vi eviterà i dolori che spesso ci si procura facendo gli addominali a terra o su tappetini scomodi.

Dieta e riposo

Prima di iniziare gli esercizi è necessario sapere che non occorre fare esercizi tutti i giorni, perché sebbene alcuni pensino che i muscoli addominali vadano “stressati” in realtà il riposo è estremamente importante, d’altra parte è altrettanto inutile fare gli esercizi solo una volta a settimana giusto per sentirsi meno in colpa con se stessi.

Bisogna trovare il giusto equilibrio, magari esercitarsi tre o quattro volte a settimana a giorni alternati, cercando magari di alternare il tipo di esercizio a seconda dei giorni. Due fattori molto importanti sono la respirazione e la dieta.

Mentre si effettuano gli esercizi la respirazione è fondamentale, in modo da fare meno sforzo e rilassare schiena e collo per non sollecitarli troppo, mentre la dieta è importante per il dopo. Se fate molto esercizio però dopo andate a saccheggiare il frigorifero e a bere birre con gli amici, sarà come se non aveste fatto proprio nulla.

Se non riuscite a regolarvi in modo corretto o se avete un metabolismo che vi porta ad ingrassare facilmente è consigliabile rivolgersi a un nutrizionista o dietologo per farsi fare una dieta apposita da seguire per essere seguiti e regolarsi meglio.

Due utili esercizi

Per gli esercizi, assicuratevi di avere una panca addominali che si può inclinare, in questo modo potrete distendervi sulla panca, afferare il manubrio con le mani e sollevare le gambe fino all’altezza del ventre e tenerle distese.

Da questa posizione di partenza sollevare poi i piedi fino a sopra la nuca, sempre tenendo le gambe distese e sollevando anche il fondo schiena per accompagnare il movimento. L’esercizio dev’essere eseguito lentamente per aumentare lo sforzo e di conseguenza il risultato.

Riposatevi dopo ogni sessione e non strafate all’inizio, potrete aumentare le serie col tempo. Sempre con le panche per addominali inclinate potrete eseguire un altro esercizio, invertendo la posizione delle mani e dei piedi.

Incastrate saldamente le gambe e i piedi sulla parte superiore della banca, possibilmente al manubrio in modo da stare più fermi e tenete la testa sulla parte inferiore.

Da questa posizione poi eseguite i normali addominali, ricordandovi di non tirare su il corpo con il collo, ma cercando di sollecitare il movimento con l’addome e sempre molto lentamente. Potete anche allenare le fasce laterali eseguendo una piccola torsione alla fine dell’addominale.

Tagliabordi: dove non osano i tagliaerba

Il tagliabordi è un comodo sostituto per le forbici da giardino che si utilizzano per tagliare l’erba nei punti dove il tagliaerba non può arrivare.

Per esempio potreste avere dell’erba indesiderata che è cresciuta fino al muro della casa, su una scalinata oppure attorno a un recinto, magari ci sono dei rampicanti indisedirati che si stanno formando sul vostro viale d’accesso e ci sono dei periodi dell’anno in cui ve ne volete sbarazzare.

Il tagliabordi in questi casi si presenta come un oggetto davvero utile e facile da usare e grazie alla sua manegevolezza non farete neanche troppa fatica ad utilizzarlo. Munito di lame rotanti attivate da un motore elettrico, il tagliabordi ha una comoda impugnatura alla fine della lunga asta che vi permetterà di usarlo anche con una mano.

Non preoccupatevi poi per le parti tagliate che potrebbero finirvi addosso, perché le lame del tagliabordi sono coperte da una cupola di plastica che impedirà all’erba tagliata di finirvi addosso, sul volto o negli occhi quindi non dovrete neanche acquistare degli occhiali protettivi.

Nessun filo d’erba è inarrivabile

Il tagliabordi può essere un oggetto inutile per chi ha un giardino piccolo e non si cura molto dei dettagli, ma è indispensabile per chi ha davvero l’hobby del giardinaggio e possiede uno spazio verde più grande. Un giardino curato si presenta sempre bene, specialmente se si coltivano fiori particolari e si vogliono creare delle belle composizioni.

Non dimentichiamo anche l’utilità del tagliabordi per spuntare i cespugli nel giardino che magari spesso vengono dimenticati e lasciati crescere a dismisura, rovinando così l’armonia che si è tanto faticato per creare.

Con il tagliabordi basterà davvero poco per spuntare le parti troppo cresciute e riuscire a tenere in ordine anche i cespugli che si sono sviluppati a dismisura e che devono essere accorciati.

Non dimenticatevi però che questo attrezzo può essere potenzialmente pericoloso per i bambini che potrebbero scambiarlo per un gioco, quindi quando non lo utilizzate tenetelo in un posto sicuro lontano dalla loro portata e quando lo adoperate invece state ben attenti a tenere lontani i piccoli perché potrebbero crearsi degli spiacevoli incidenti e seri infortuni.

Di norma questo oggetto andrebbe utilizzato comunque quando non c’è nessuno nei paraggi, per poter lavorare con calma e non doversi preoccupare di ferire qualcuno.

Questione di peso

Per la scelta del Tagliaerba vi consigliamo di recarvi in un negozio di giardinaggio e di provare la maneggevolezza dei vari modelli, a seconda della vostra forza fisica troverete quelli leggeri o quelli un po’ più pesanti, e non è detto che i primi siano meglio dei secondi, dipende tutto da voi e da come “sentite” l’oggetto nelle vostre mani, dalla sua maneggevolezza e dall’impugnatura.

Un buon addetto alle vendite saprà sicuramente consigliarvi anche il modello che fa per voi, solitamente per un uso domestico la scelta ricade sempre sui Tagliabordi elettrici che sono facili da azionare e non richiedono ricariche di carburante che comunque vi porterebbero a dover preparare delle miscele per farli funzionare.

Come risolvere il problema di un frigorifero guasto

Il frigorifero che non funziona o che inizia a dare strani segni di cedimento non è mai una buona cosa. E’ facile mettersi le mani nei capelli e andare un po’ nel panico pensando a tutto il cibo che potrebbe andare a male.

Anche ai soldi usati per la spesa settimanale che se ne vanno insieme a quelli che probabilmente si dovranno dare a un tecnico per la riparazione o peggio per comprare un frigorifero nuovo.

Come tutti gli elettrodomestici e oggetti che hanno compenenti elettroniche, spesso non si riesce mai a capire perché da un momento all’altro smettono di funzionare o a dare problemi, ma in realtà non sempre un malfunzionamento deve essere per forza determinante e spesso la causa è proprio sotto i nostri occhi.

Controllate l’alimentazione e la temperatura

Se il frigorifero non si accende la prima cosa da controllare è l’alimentazione. Potrebbe darsi che la spina si sia allentata o magari la presa elettrica alla quale è attaccato il frigorifero abbia avuto un guasto e che quindi il malfunzionamento del frigorifero non dipende da un componente dell’elettrodomestico.

Provate a staccare la spina e inserirla di nuovo, provate a collegare un altro elettrodomestico (una lampada per esempio) alla presa per vedere se funziona e nel caso cambiate presa elettrica aiutandovi con una prolunga se il vostro frigorifero è pesante e non volete fare sforzi per spostarlo.

Un altro tentativo che potete fare è quello di staccare la presa elettrica del frigorifero e lasciarlo scollegato per far scaricare la carica residua ai condensatori. Altrettanto importante è controllare il termostato, specialmente se il vostro frigorifero è analogico e quindi viene regolato da una rotella all’interno.

Potreste per sbaglio aver urtato la rotella per prendere qualcosa dal frigorifero e averla spostata su una temperatura troppo alta che ha fatto spegnere l’elettrodomestico, controllate anche quella del freezer nel caso sia attaccato al frigorifero, perché la temperatura alta di uno può far spegnere entrambi.

Fate attenzione anche allo spazio che c’è tra il vostro frigorifero e il muro, per il funzionamento ottimale dell’elettrodomestico è infatti necessario un ricambio d’aria, provate quindi ad allontanarlo dal muro, lasciarlo spento per un po’ e poi ricollegarlo per vedere se si accende.

Attenzione alla polvere

Una volta allontanato dal muro potreste anche approfittarne per pulire le spire del condensatore perché se queste si sono riempite di polvere potrebbero non funzionare.

La polvere produce calore che spesso interferisce con i componenti degli elettrodomestici, quindi è il caso di dare un’occhiata ogni tanto per vedere se non se n’è accumulata troppo sulle spire. Se invece proprio non riuscite a capire il motivo del guasto e dopo averle provate tutte non c’è stato nessun risultato positivo.

Allora non vi resterà altro da fare che chiamare un tecnico. Potrete però dirgli di aver effettuato questi tentativi per aiutarlo a trovare la causa del guasto più velocemente.

Relax per il voi e il vostro bambino con la sdraietta

I bambini sono sempre una gioia, anche se spesso li si vorrebbe vedere belli tranquilli per potersi rilassare un pochino, perché il mestiere di genitore è tanto appagante quanto impegnativo.

Col vostro bambino le avete provate tutte, dal seggiolone alla culla, ma lui proprio non ne vuole sapere di starsene buono e voi ovviamente dovrete stargli dietro per capire cosa c’è che non va. Ma siete proprio sicuri di averle provate tutte? Forse non avete mai sentito parlare della sdraietta.

La sdraietta è una piccola sediolina a dondolo costruita con comodissimi materiali traspiranti che si adattano perfettamente a tutte le esigenze del bambino. Infatti la sdraietta è costruita in modo tale che il bambino si possa guardare intorno e stabilire il contatto visivo con il genitore che magari in quel momento sta facendo altro o semplicemente si sta riposando.

Spesso infatti i bambini fanno storie perché non riescono a vedere i genitori quando sono seduti sul seggiolone o sdraiati nella culla, vedono solo il mondo da una singola prospettiva e perdono sicurezza perché non riescono a vedere i genitori.

Questo problema di visuale viene risolto appieno dalla sdraietta che oltre a permettere al bambino di girarsi e di guardarsi indietro è anche una sistemazione comoda dove si farà delle belle dormite, stando tranquillo.

I tipi di Dondolamento

Le sdraiette possono avere due tipi di sistemi per il dondolamento, alcune si azionano elettronicamente attraverso un motorino che provvederà a far dondolare la sdraietta, spesso attivabile da un telecomando in modo da dare il controllo al genitore che potrà inclinarla e aggiustarla a suo piacimento, una funzione molto comoda nel caso si veda che il proprio bambino ha sonno e vuole dormire.

Altri tipi invece adatteranno il dondolo al movimento del bambino in modo da cullarlo automaticamente e che lo faranno stare comodo in qualsiasi posizione si voglia mettere.

Alcuni tipi di sdraietta sono muniti di tantissimi accessori e giochi con i quali il bambino si può divertire, per esempio ci possono essere dei pupazzi con i quali giocare o altri giochi che emettono suoni, così il bambino può sia riposarsi che divertirsi stando comodo sulla sua sdraietta e in più lo terranno un po’ distratto mentre i genitori si occupano di altro o vogliono rilassarsi un attimo.

Comodità, ma anche sicurezza

Ci raccomandiamo di scegliere una sdraietta fatta con buoni materiali e che si adatti alla vigente normativa Ce. Dato che è possibile utilizzare la sdraietta sin dalle prime settimane di vita del bambino, è molto importante che il piccolo stia comodo e che la posizione adottata da seduto si adatti alla sua colonna vertebrale.

Da tenere conto anche la sicurezza del bambino, cercate di scegliere una sdraietta che vi dia la possibilità di allacciare il bambino con le cinture in dotazione e che allo stesso tempo abbia una buona presa con il terreno, per evitare che si ribalti durante il dondolamento o magari grazie a qualche amico a quattro zampe un po’ troppo euforico.

Pulizia garantita con lo sterilizzatore

L’igiene del proprio bambino si sa, è importante sin dalle prime settimane di vita. Naturalmente, il bambino deve iniziare a formare gli anticorpi, però come in tutte le cose è meglio non esagerare.

Specialmente quando si tratta di mangiare e se da una parte è vero che non si può tenere il piccolo in una campana di vetro dall’altra parte bisogna comunque stare un po’ attenti alle cose che tocca, sopratutto a quelle che mette in bocca. Per questo occorre sterilizzare le varie parti del biberon o anche il ciucciotto prima di utilizzarli.

Sterilizzazione “vecchia scuola”

In tempi non troppo lontani, si usava sterilizzare questi oggetti nell’acqua bollente, semplicemente facendola bollire in una pentola e poi immergendovi per un po’ di tempo, ma ovviamente per essere sicuri della sterilizzazione dell’oggetto nell’acqua calda, occorreva aspettare un po’ di tempo.

Oggi ci si può avvelere di uno Sterilizzatore, un ottimo utensile che sostituisce questo processo un po’ “all’antica” dell’acqua bollente e permette di rendere sicuri gli oggetti per i vostri bambini in modo più pratico e veloce.

A micro-onde, a caldo o freddo?

Lo sterilizzatore biberon si presenta come un contenitore con uno o più spazi dove inserire il biberon e possono essere sia alimentati a corrente elettrica, sia da inserire nel micro-onde. Questi ultimi sono di dimensioni ridotte, ma richiedono un micro-onde in casa per poter iniziare il processo di sterilizzazione.

Può capitare che il forno a micro-onde casalingo sia anche troppo piccolo per potervi inserire lo Sterlizzatore, quindi la scelta migliore ricade su quelli alimentati a corrente elettrica che sebbene siano un po’ più ingombranti, hanno il vantaggio di poter essere usati ovunque ci sia una presa per la corrente.

Questo tipo di Sterilizzatore ha un sistema autonomo di riscaldamento ed è in grado di sterilizzare gli oggetti al 100%. Esistono anche degli Sterilizzatori a freddo che utilizzano una soluzione chimica atossica dove basta immergere l’oggetto da sterilizzare all’interno del contenitore per ottenere l’effetto desiderato.

In più questi Sterlizzatori non devono essere collegati alla presa elettrica, così avrete ancora meno problemi di adattamento. Per quanto riguarda la capienza degli Sterilizzatori, tutto dipende dalle vostre necessità.

Per un solo bambino occorre uno Sterilizzatore nel quale si può inserire anche solo un biberon, o magari due se il vostro bambino ha delle necessità particolari. Per le famiglie più numerose consigliamo l’acquisto di uno Sterilizzatore più capiente che riesce a sterilizzare più biberon contemporaneamente, in modo da avere la pappa pronta per tutti.

E’ difficile che gli Sterilizzatori più grandi si possano inserire nel micro-onde, quindi cercate dei prodotti che lavorano a caldo o a freddo, in modo da poterli usare più facilmente.

Grigliate in allegria con amici: il barbecue

Oramai le quattro stagioni non sono quasi più distinguibili nettamente tra loro. Negli ultimi anni si è passato dal freddo invernale al caldo estivo, senza più la mezza stagione.

L’autunno e la primavera ti concedevano il tempo di abituarti alle nuove temperature ed invece questi sbalzi non fanno altro che farci ricorrere al dottore. Ma indubbiamente, le belle giornate, il sole ed un clima temperato, sono agenti preferiti dal nostro corpo e dalla nostra mente.

Quando si è liberi da impegni è piacevole organizzare una gita fuori casa, mangiare all’aperto col profumo dell’erba e la rilassatezza di spazi aperti. C’è chi il pic nic se lo organizza a casa quando si dispone di un bel giardino.
La cucina tipica di chi mangia all’aperto è la grigliata oramai tradotta in inglese barbecue.

Cos’è un barbecue?

E’ un sistema di cottura di carne o pesce su griglia posta a debita distanza da uno strato di carboni, legna o altra fonte di calore alimentata da gas (l’utilizzo dei materiali che provvederanno al riscaldamento determinerà anche il gusto degli alimenti cucinati).

Un barbecue a legna è sicuramente tra i più gettonati per il gusto particolare che offre alla carne ed al pesce che vi si cucina. Il calore della fiamma cuoce gli alimenti mentre il fumo, affumicandoli, dona un sapore particolare.

E’ però lungo da accendere e difficile da governarne la temperatura, al contrario, con i carboni la procedura risulta già un po’ più semplice, tuttavia non immediata. Pericoloso è comunque l’uso di agenti infiammabili per rendere più veloce l’accensione di legna o carbone, che va dunque sempre evitato o, quanto meno, utilizzato con attenzione.

Ottima scelta è l’uso dei barbecue a gas. Accensione elettronica, velocità nel riscaldamento della griglia o, a scelta, della piastra. Più fuochi per la regolazione di varietà della temperatura; e esistono addirittura modelli con coperchio che ne controllano la cottura in tempi più o meno brevi.

I barbecue gas posizionati in giardino sono quelli più comodi perché in alcun modo possono collaborare al disordine che si crea in cucina quando si prepara da mangiare. Oltre alla normale pulizia igienica di un barbecue esterno, bisogna comunque tener presente la sua capacità di resistere alle intemperie o alle comuni condizioni climatiche ed atmosferiche esterne.

E’ necessario, dunque, che sia prodotto con materiali resistenti e che non si arruginiscano. Molti, per ovviare al problema dell’erosione, creano il proprio barbecue all’aperto, costruendolo il muratura; una sorta di banco da lavoro in mattoni su cui si ferma una base per la fonte di calore ed un ripiano per la griglia.

I diversi funzionamenti dei barbecue

Il barbecue a gas necessita di fonte di alimentazione a gas. Un impianto ben fatto è sicuramente gestibile e sicuro.
Solitamente si collegano i regolatori direttamente ad una bombola di gas, il quale viene inv iato da questi ai bruciatori che, con accensione spesso elettrica, si attivano ed iniziano immediatamente a riscaldare la griglia senza bisogno di avviare il riscaldamento molto prima della cottura degli alimenti.

Inoltre, nei barbecue a gas sono spesso presenti dei raccoglitori di grasso che convogliano l’olio o i residui in eccedenza in canaline, senza così sporcare le griglie utilizzate per la cottura, rendendolo facile da tenere pulito senza uso di grande fatica.

Per i meno fortunati che non possiedono un giardino, sono comunque presenti in commercio barbecue portatili. Piccoli carrelli con griglia alimentata a carboni o anche a gas.

I barbecue sono comunemente sinonimo di pranzi o cene in compagnia ma fondamentalmente sono sinonimo di ritorno alle origini con l’aggiunta della comodità dei giorni nostri.

Meno fatica in giardino e nell’orto con la motozappa

I famigerati calli da zappa non si chiamano così per nulla, infatti utilizzare l’utensile da giardinaggio indurisce le mani più di qualsiasi altra cosa e se da un lato può essere affascinante curare il vostro orto o giardino con i vecchi attrezzi.

Dall’altra magari l’idea di faticare troppo sotto al sole per il vostro hobby non vi alletta, come non vi attrae per niente il pensiero di procurarvi i segni sulle mani sopraccitati. Ma come fare a sostituire la zappa per lavorare il terreno? Semplicemente acquistando una Motozappa.

Coltivare senza lavorare

Questo attrezzo da giardinaggio è paragonabile ai suoi colleghi motorizzati come il tagliaerba o il soffiatore che piano piano si stanno sempre di più sostituendo ai vecchi attrezzi da giardinaggio visto la qualità del lavoro che garantiscono e anche il tempo e la fatica che fanno risparmiare ai giardinieri in erba.

La motozappa si presenta in modo molto simile a un tagliaerba, con un carrello di quattro ruote che viene fatto scivolare sul terreno manualmente tramite un comodo manubrio, nella parte inferiore della motozappa saranno presenti delle pale che girando scaveranno il terreno mentre la portate, preparandolo per attività come la concimazione o la semina.

La motozappa è munita di freni che si trovano sul manubrio, così che possiate avere un perfetto controllo e indirizzarla dove serve. Come molti oggetti da giardinaggio moderni, esistono motozappe a motore ed elettriche.

Le prime sono più potenti e sono consigliate per chi magari è un po’ più esperto e necessita di più potenza per scavare più a fondo nel terreno, mentre le seconde possono accontentare chi vuole semplicemente farsi un piccolo orticello nel proprio giardino.

Attenzione al rapporto qualità-prezzo

Per l’acquisto di una motozappa vi consigliamo di consultare gli addetti alle vendite dei negozi specializzati in articoli da giardino, perché dovrete valutare bene quale articolo acquistare in base alle vostre esigenze e sopratutto alla grandezza del terreno sul quale dovrete lavorare.

Ci raccomandiamo di non scegliere prodotti poco costosi e che a primo acchito sembrano avere un ottimo rapporto qualità-prezzo, meglio farsi consigliare un buon prodotto che non si guasti facilmente e che non ci faccia rimpiangere il risparmio iniziale con le spese di manutenzione.

Questo perché le motozappe lavorano sul terreno che a causa di diversi fattori può essere molto duro da lavorare e può rompere le pale di un oggetto di poca qualità. Attenzione a quando si adopera la motozappa perché si potrebbe rischiare di infilare i piedi sotto le lame, oltre a rischiare di fare male ai bambini che gironzolano in giardino o ad animali da compagnia un po’ distratti.

Scaldabagno: mai più una doccia fredda

Avete mai pensato a come sarebbe farsi una doccia fredda tutte le mattine? Oppure tornare dal lavoro e prepararsi un bagno ghiacciato?

Se lo fate vuol dire che avete una strana nostalgia della vita militare e delle sveglie all’alba con doccia fredda, il che farebbe di voi dei veri duri, oppure semplicemente vi piace rendervi ancora più difficile la vita e che credete fermamente nella disciplina e che l’acqua fredda fortifichi il corpo e lo spirito.

Anche se potreste aver ragione, probabilmente la cosa migliore per il vostro relax fisico è il contatto con l’acqua calda che rilassa dopo una giornata particolarmente faticosa di lavoro o studio nelle fredde giornate di inverno.

Oppure se fate attività fisica e avete bisogno di sciogliere un po’ i muscoli dopo l’allenamento. Se è l’acqua fredda il problema in casa vostra, dovreste davvero considerare l’acquisto di uno scaldabagno.

A gas o elettrico?

Di scaldabagno ne esistono di varie marche, ma in generale sono due i tipi di scaldabagno più comuni e di questi due tipi lo Scaldabagno più utilizzato nelle abitazioni e nelle strutture alberghiere è sicuramente quello a gas.

Questo tipo di scaldabagno è capace di dare una fornitura d’acqua calda infinita grazie al riscaldamento istantaneo, quindi potrete ottenere acqua calda ogni volta che vorrete.

Gli inconvenienti degli scaldabagno a gas sono la necessità di avere una fornitura di metano nella propria abitazione o struttura, quindi bisogna informarsi con chi di dovere se è possibile montare questo tipo di scaldabagno, facendo anche attenzione al costo elevato di acquisto e installazione che dovrà essere effettuata da un tecnico.

Purtroppo se non si ha la suddetta fornitura di gas è davvero impensabile acquistare e usufruire di questo tipo di scaldabagno, ma non temete perché esistono anche gli scaldabagno elettrici. Questi modelli non richiedono nessun tipo di fornitura di gas, scaldano l’acqua nel serbatoio interno e la forniscono quando aprite il rubinetto.

Svantaggi e vantaggi dello scaldabagno elettrico

Purtroppo però, l’acqua riscaldata dallo boiler elettrico dura poco e bisognerà riattivarlo ogni volta che la si usa, un bel problema se si è in tanti in casa e bisogna fare i turni per la doccia.

La riattivazione dell’elettrodomestico ovviamente consuma più energia, quindi in termini di risparmio potrebbe non essere proprio la scelta più adatta, ma d’altronde è sempre meglio di non avere acqua calda in casa.

In più seguendo alcuni consigli che si possono trovare sui siti specializzati in materia, imparerete come far consumare allo scaldabagno elettrico meno energia e di conseguenza risparmiare sulla bolletta della luce.

Un punto a favore dello scaldabagno elettrico è sicuramente la facilità di installazione e il basso costo d’acquisto che si rifanno sui costi di utilizzo, anche se ovviamente se avete una fornitura di gas a metano è sempre meglio acquistarne uno a gas che magari è più costoso, ma vi farà risparmiare nel tempo. In ogni caso lo scaldabagno è alquanto indispensabile, quindi qualsiasi tipo sceglierete comunque ne trarrete benefici.