Commercializzazione della Street Art

Gli scarabocchi sui muri non sono mai piaciuti a nessuno, sono sempre stati collegati ad atti vandalici o ad esagerate ribellioni giovanili. Le volgari scritte o le firme incomprensibili fatte con le bombolette a spray, specialmente se fatte sulle mura di palazzi storici, creano sempre indignazione e degrado.

In realtà ci sono al mondo dei veri artisti con la bomboletta spray, molti di più di quanti si possa immaginare e non possono essere definiti “teppisti” o “portatori di degrado”, semmai dovrebbero essere premiati per abbellire con colori e disegni fantastici alcuni luoghi cittadini che senza di loro sarebbero davvero spogli.

Anche i cosiddetti “writers” legati al mondo della cultura “hip hop” che creano la propria arte sui vagoni dei treni possono essere considerati artisti. Dopotutto se vedete un disegno fatto bene o curato fino al minimo dettaglio non potete certo pensare che sia solo frutto di un atto di teppismo, dato che per qualsiasi opera artistica ben lavorata occorrono giorni di studio e di altrettanti per la creazione.

Arte e protesta sociale

Recentemente sono emersi alcuni artisti di strada che hanno fatto così colpo sul mondo che hanno acquisto una fama senza pari. In un mondo dove ormai il disegno e la pittura come arte non fa altro che raffigurare strane opere che vengono definite “arte moderna” e che vengono davvero capite da pochi.

Questi artisti di strada sono gli unici capaci di colpire il fruitore di arte con la carica delle proprie immagini che tra l’altro è molto spesso una critica sociale ben indirizzata contro il consumismo, il capitalismo e altre dinamiche sociali per le quali, secondo questi artisti, l’umanità soffre e contro le quali dovrebbe ribellarsi.

La cosa interessante è che per godere di questi nuovi capolavori non occorre neanche andare in un museo, perché gli artisti di strada trasformano la stessa città in una galleria d’arte, usando le mura come tele e i palazzi come cornici.

Prendi l’arte di strada e mettila… In un museo

Ma come ogni cosa che attira la pubblica attenzione in questo mondo, la Street Art ultimamente sta subendo un processo di cambiamento e sono sempre di più i tentativi di creare delle vere e proprio mostre di questo tipo di arte, spesso spostando la Street Art in delle gallerie d’arte o musei, staccando le opere dai muri della città e confinandole in spazi ristretti.

Sicuramente questo fa in modo che gli artisti abbiano maggiore visibilità, magari anche da un pubblico più adulto dato che la comunque la Street Art attira per lo più i giovani, ma questo fa in modo che si svaluti la sua vera natura.

In effetti viene da pensare a quale sia il senso di rinchiudere queste opere in un museo e far pagare il biglietto, dato che si possono tranquillamente osservare liberamente visitando le zone cittadine e i palazzi dove la Street Art viene esercitata. Non a caso uno dei più famosi artisti del campo conosciuto con lo pseudonimo “Blu” ha cancellato interamente una sua famosa e bellissima opera eseguita a Bologna per protestare contro la commercializzazione della sua arte.

Bellezza degli sport estremi

L’essere umano a volte sembra essere stato creato per rischiare. In effetti nessuno di noi riesce a vivere una vita priva di rischi, sia quelli che corriamo per le casualità e sia quelli verso i quali sembriamo attratti.

La sfida è da sempre stata creatrice della spinta dell’uomo a superare i propri limiti, sia per raggiungere risultati positivi che purtroppo anche quelli negativi. Quando si supera una difficoltà sembra quasi che ci si liberi dalle catene che ci costringono a terra e si ci senta liberi per qualche momento.

Mentre però c’è chi si fa forza e si arrangia per superare le sfide quotidiane della vita, ci sono persone al mondo che hanno constantemente bisogno di questa scarica di adrenalina e di questa sensazione di libertà e molto spesso la raggiungono sfidando la morte stessa.

Sono quei “pazzi” che vediamo paracadutarsi dai palazzi, scendere dai picchi delle montagne più alte utilizzando solo gli sci o lo snowboard, oppure quelli che provano a planare con la “tuta alare” e che fanno venire i brividi anche solo a vederli passare attraverso le rocce o scendere nei dirupi a velocità incredibili.

Amore estremo

Gli Sport Estremi sono praticati da tantissime persone e per alcuni di questi atleti sprezzanti del pericolo sono davvero l’unico modo per sentirsi liberi, sebbene viene da chiedersi chi glielo fa fare a rischiare così tanto.

Però se ci pensiamo la stessa domanda questi atleti potrebbero farla a noi che ce ne stiamo tutto il giorno seduti alla scrivania o a passare i week end nei megastore. Chi ce lo fa fare? Come sempre dipende dai punti di vista, fatto sta che sicuramente la pratica di questi sport attrae tantissimi giovani che da sempre sono più attratti dalle emozioni forti.

D’altra parte per praticare questi sport bisogna essere molto allenati e avere ovviamente l’equipaggiamento giusto, perché è vero che la sfida è eccitante, però non bisogna pensare a questo tipo di attività come un tentativo di suicidio. Anzi, forse è proprio l’amore della vita, di vivere la massima sensazione di libertà nel proprio cuore e nel proprio spirito che spinge verso l’estremo.

I vari sport estremi

Tra gli sport estremi più famosi ci sono lo sci e lo snowboard estemo che si pratica fuori da impianti attrezzati sfidando la natura e la montagna al suo stato brado, un concetto che spesso si unisce al “free climbing”, ovvero l’arrampicata senza usilio di oggetti particolari o di protezioni.

Anche il paracadutismo è un’attività molto praticata, sopratutto il “base jumping” che consiste nel tuffarsi nel vuoto da palazzi o dirupi con una tuta alare e un paracadute.

Se si vuole provare l’ebrezza della caduta libera in realtà si può fare paracadutismo a livelli amatoriali, cadendo ad alta quota da un aereo e stando letteralmente appiccicati a un istruttore esperto che si occuperà di tutto mentre voi dovrete solo godervi il “volo”. Chi lo sa? Magari potreste provare quella sensazione di libertà e non potrete neanche voi farne più a meno.

Streaming: la televisione del futuro

Sembra che nulla avrebbe potuto mai sostituire la televisione. L’elettrodomestico più amato in assoluto che si è piano piano sostituito alla radio, capace di offrire ore e ore di intrattenimento, cultura, film, sport e anche musica.

Come dimenticare le “couch gag” delle sigle di apertura del cartone animato di satira americano “I Simpson” che vedevano la famiglia di personaggi gialli buttarsi sul divano davanti alla TV come prima cosa appena tornati a casa dal lavoro, dalla scuola e dai servizi quotidiani?

Eppure l’amata TV di Homer Simpson sta piano piano venendo sostituita da nuovi sistemi di trasmissione che sono nati con lo sviluppo del web. Bisogna chiarire prima di tutto che l’oggetto, il televisore, sicuramente continuerà ad esistere, ma le reti televisive con il tempo potrebbero essere costrette a un cambio radicale e alcune si stanno già mettendo al passo con i tempi.

La tecnologia che presto sostituirà il nostro modo di intendere la televisione è lo streaming, ovvero la possibilità di vedere video e film “on demand” direttamente dal web.

I vantaggi dello streaming

Lo streaming è praticamente il flusso di dati che viene trasmesso da una sorgente a una destinazione. Questa tecnologia in realtà è disponibile già da tempo, ha cominciato a farsi largo nel campo della musica, permettendo di ascoltare canzoni al volo, ma ultimamente con la nascita dei siti internet per la trasmissione dei video si è espansa anche sullo schermo.

Se prima questa tecnologia veniva utilizzata solo per vedere video caricati su internet fatti da amatori oppure copiati dalle fonti originali, adesso ci sono produttori televisivi e addirittura cinematografici che preferiscono utilizzare lo streaming per trasmettere i propri show.

Stanno nascendo infatti le prime reti televisive esclusivamente utilizzabili con una connessione internet, su queste reti è possibile vedere film e serie TV, alcuni di questi in modo assolutamente esclusivo.

Grazie all’avanzamento tecnologico delle reti internet che garantiscono sempre più velocità, queste TV in streaming garantiscono la possibilità di vedere i propri programmi in alta definizione.

Oltre alle TV nate appositamente per lo streaming, come detto in precedenza anche alcune reti televisive pubbliche stanno dando la possibilità agli utenti di vedere i programmi su internet.

Sicuramente il successo che lo streaming sta avendo deriva dal fatto che gli utenti possono decidere quando guardare il proprio programma preferito, decidere se guardarlo con l’audio originale o doppiato e avvalersi di tutte le funzioni di rewind, fast-forward e fermo immagine.

Praticamente l’utente ha il controllo totale del programma che sta guardando e non si ci dovrà più mettere davanti alla TV con la guida televisiva in attesa del proprio show preferito.

Il prezzo contro la pirateria

Ovviamente, essendo una tecnologia nata su internet, lo streaming viene spesso usato in modo illegale. Sono tanti i siti pirati che permettono di vedere film gratis direttamente da internet, ma anche se possono funzionare non sono mai sicurissimi.

Per questo le TV in streaming hanno solitamente prezzi modici per i loro abbonamenti mensili, in modo che gli utenti prediligano pagare una piccola cifra e avere programmi in streaming ad alta qualità, trasmessi attraverso portali sicuri.

Spettacolo del cinema all’aperto

Il cinema è un’arte e per apprezzarla al meglio è ideale recarsi nelle sale cinematografiche per vedere una pellicola. Questo concetto sembra scontato, ma in realtà la “settima arte” ultimamente sembra stia abbandonando il suo luogo di origine, sia per la carenza di pellicole valide, sia per l’avvento del web, dello streaming e della pirateria informatica.

Ormai sembra che il successo delle serie TV abbia catturato l’attenzione del pubblico che preferisce starsene a casa sul divano a divorare episodio dopo episodio della serie preferita.

Anche i bravissimi attori di un tempo ormai preferiscano partecipare in questi nuovi serial, infatti è sempre più frequente che certi attori spariscano dal grande schermo per lavorare sul piccolo.

Fortunatamente a recuperare l’interesse per il cinema ci pensano le manifestazioni cinematografiche come i cinefestival e i più accessibili cinema all’aperto che l’estate vengono allestiti nelle città.

Il cinema “autentico”

La programmazione di questi cinema sotto le stelle prevede quasi sempre film degli anni passati, tra quelli famosi e anche quelli meno conosciuti, per far vivere una grande esperienza visiva agli spettatori.

Le rassegne cinematografiche estive danno anche l’occasione di vedere i propri film preferiti che si sarebbero voluti vedere al cinema nell’anno della loro uscita, ma probabilmente non si era ancora nati o si era troppo piccoli.

Alcune cineteche cittadine, come ad esempio quella di Bologna, effettuano anche un restauro sulle pellicole vecchie per proporre una qualità di immagine eccezionale sullo schermo.

Sovente si usa proiettare le pellicole con l’audio in lingua originale, nei cinefestival è quasi un obbligo, ma per questo ci sono i sottotitoli che o vengono impressi direttamente sul film o “lanciati” sullo schermo da un addetto al sottotitolaggio che siede vicino al proiezionista.

In questo modo anche si potrà godere dell’audio originale e cogliere tutte le sfumature linguistiche impossibili da cogliere durante la visione di un film doppiato. Oltre all’esperienza del cinema, vedere un film all’aperto comporta l’essere circondati da ambienti affascinanti, specialmente se le proiezioni avvengono nelle piazze dei centri storici delle città.

La combinazione della magia del grande schermo con il cielo notturno, la luna, le stelle e magari il contorno di antichi edifici è davvero unica.

Per una piacevole estate in città

Il cinema all’aperto inoltre è un’ottima alternativa per chi l’estate è costretto o preferisce rimanere in città, visto che la sera si potrà andare in un luogo magico e stare insieme ad altre persone, magari fare qualche conoscenza interessante e passare una bella serata all’aria aperta.

La maggior parte dei cinema all’aperto sono completamente gratuiti grazie alle iniziative comunali e ai benefattori che mantengono in vita questo tipo di attività, quindi l’unica cosa di cui ci si deve preoccupare è arrivare un po’ prima dell’inizio dello spettacolo per prendere posto e godervi il vostro film.

Importanza dell’educazione sentimentale nelle scuole

L’amore e il rapporto intimo con il prossimo sono tappe che prima o poi ogni individuo deve fare nel corso della propria vita e sono davvero importantissime per conoscere se stessi, i propri sentimenti, la propria sessualità e il proprio corpo.

Purtroppo spesso l’educazione sentimentale viene ritenuta un tabù, come se si vivesse in un cartone animato dove i bambini nascono dai fiori o vengono portati dalle cicogne.

Ci si lamenta del fatto che le generazioni moderne siano assolutamente fuori controllo quando si parla di rapporti fisici, li prendono poco sul serio e in modo freddo, senza pensare alle conseguenze che possono avere sulla loro psiche e sul proprio io.

Questo succede sia per gli sconsiderati messaggi e impulsi che i media mandano ogni giorno e che i più giovani, avendo poca esperienza, fanno fatica a filtrare, oltre al fatto che spesso le relazioni vengono spesso avviate o mandate avanti tramite social network o le chat.

Sono comunissimi infatti i siti di incontri che i giovani usano tantissimo, segno di una chiusura verso il prossimo che sembra avere soluzione solo utilizzando lo schermo dello smartphone o del computer come collegamento umano.

Non bisogna poi dimenticare che a causa di questa ovvia mancanza nel sistema scolastico, ultimamente ci sono stati addirittura casi di suicidio di ragazzi e ragazze vittime di bullismo e omofobia.

Abbattere i pregiudizi e condividere

Vista l’attuale situazione, la barriera dell’educazione sentimentale nelle scuole dev’essere abbatutta ora più che mai per far trovare la giusta via ai giovani, per filtrare i messaggi sbagliati che il mondo lancia e sconfiggere le loro insicurezze e le loro paure che spesso li portano a fare le scelte sbagliate.

Bisogna insegnare ai giovani a rispettare il prossimo sentimentalmente e di conseguenza se stessi, a non ragionare per stereotipi maschili o femminili e a cancellare i pregiudizi dalle loro teste, smontando le idee sbagliate che spesso si creano grazie ai cattivi esempi.

Sarà allo stesso tempo importante ritornare a insegnare la condivisione umana, spesso i ragazzi di oggi pensano che “condividere” sia solo un’opzione da social network, quando stanno perdendo lentamente il concetto di apertura del proprio cuore e condivisione dei propri sentimenti con il prossimo.

L’insegnamento della materia

Per insegnare questa materia saranno indispensabili docenti laureati in materie umanistiche come la psicologia e l’antrpologia e in campo universitario sarà necessario creare dei nuovi corsi di studio per creare figure sempre più specializzate.

Per ottenere i migliori risultati si dovrebbe creare una collaborazione tra chi insegnerà educazione sessuale e ovviamente le famiglie dei giovani interessati che dovranno anche loro indirizzare i propri figli verso la giusta strada, in modo che ci sia un flusso continuo di educazione tra l’ambiente scolastico e quello familiare.

Che cos’è intelligenza artificiale senziente

I computer sono ormai diventati indispensabili per la vita di tutti i giorni, non esiste un ufficio o una casa che non ne abbia uno. Anche chi dice di non averlo in realtà lo porta sempre in tasca e lo usa quotidianamente, perché gli Smartphone ormai non sono diventati che piccoli computer in grado di eseguire telefonate.

Le macchine si sono quindi impadronite della nostra vita? Oppure abbiamo sempre il controllo su di loro e possiamo sbarazzarcene quando vogliamo? Che succederebbe se si arrivasse a creare delle macchine senzienti?

La macchina che impara osservando

Recentemente alcuni esperti e scienziati sono riusciti a progettare una intelligenza artificiale in grado di apprendere nuovi programmi e funzionalità semplicemente osservando. Fantastico vero?

Oppure lo si potrebbe ritenere alquanto angosciante, specialmente se ci viene in mente il robot HAL 9000 del film “Odissea nello Spazio” di Stanley Kubrick tratto dal libro dell’autore britannico Arthur C. Clarke.

Questa nuova macchina intelligente riesce a capire al volo le istruzioni senza che debbano esserle impartiti dei comandi specifici e riesce a “autoprogrammarsi”. L’esperimento e la creazione di questo principio avanguardistico si basa sul gioco dell’imitazione proposto da Alan Turing, l’inventore del computer.

Sono stati usati dei gruppi di robot, alcuni programmati per imitare altri, posti davanti a questa nuova rivoluzionaria intelligenza artificiale che doveva indovinare quale dei robot stava imitando gli altri. L’esperimento ha funzionato, la macchina ha osservato i robot e ha saputo distinguere perfettamente i robot imitatori dagli altri.

L’esperimento condotto dall’università di Sheffield ha aperto la strada per alcuni concetti interessanti, per esempio si è parlato di un prossimo futuro dove le macchine arriveranno addirittura a prevedere i comportamenti umani e programmarsi di conseguenza.

In questo modo non si dovrà più impartire nessun comando alle macchine, mettiamo caso che si desideri far disegnare alla macchina un dipinto particolare, non si dovrà più impartire i comandi per farlo, ma basterà far osservare alla macchina un esempio e essa osservando capirà da sola e lo riuscirà a riprodurre.

Se venisse applicato ai computer per uso domestico, sarebbe incredibile se tramite questo principio le macchine riuscissero a capire le nostre emozioni e proporci dei programmi in base a quanto vedono, o magari a livello di sicurezza potrebbero capire se c’è qualcosa che non va nelle verifiche di identità.

Da macchina a essere vivente?

In realtà le applicazioni per un simile progresso potrebbero essere infinite, ma lasciano aperti diversi interrogativi, specialmente se si andasse oltre e si donassero alle macchine altre capacità sensoriali.

A quel punto, se le macchine dovessero arrivare ad essere completamente senzienti, cosa le differenzierebbe dall’uomo? Se davvero tramite questo esperimento si arrivasse a creare una macchina che capisca cosa deve fare semplicemente osservando, non saremo più noi a dare comandi alla macchina e questo ci toglierebbe potere su di essa, non diventerebbe più un oggetto, ma qualcosa di più simile a un essere vivente.

Esistenza del sogno lucido

L’unica cosa che non si può intrappolare tra le mura della realtà è la mente. Con l’immaginazione possiamo viaggiare ovunque, spostarci da un luogo all’altro anche se siamo fermi, si vola da seduti e infatti non a caso spesso si catalogano le persone tra quelli che hanno la “testa tra le nuvole” e quelli con i “piedi per terra”.

Come e quando possiamo essere liberi? Ultimamente si è creata una falsa illusione di libertà dovuta all’esplosione dei social network e ai voli low-cost che hanno dato l’impressione di poter fare tutto ciò che si vuole e di poter andare dove si vuole.

In realtà non è così, la libertà assoluta non esiste e non esisterà mai, visto che comunque come esseri umani siamo legati non solo al ciclo naturale della vita, ma anche a tantissimi obblighi e costrizioni che la nostra razza si è autoimposta nel corso degli anni e che ormai sta imparando o forse ha già imparato ad accettare come se fossero scontati.

La libertà della mente

Alcuni pensano che si sia veramente liberi solo quando si dorme, grazie ai sogni. La mente viene scatenata e ci fa viaggiare all’interno del nostro subconscio, spesso facendoci arrivare in luoghi sconosciuti, interagire con persone mai viste prima e ci fa vivere situazioni fantastiche o spaventose che poi cerchiamo ovviamente di interpretare al nostro risveglio.

Ma se riuscissimo a prendere coscienza durante questi viaggi cosa succederebbe? Bé, la verità è che quando si prende coscienza di stare sognando ci si sveglia, spesso di soprassalto perché ci si rende conto di non essere nella propria realtà.

Esiste però una pratica particolare chiamata “Sogno Lucido” che permette di acquisire coscienza durante il sogno, mantenere il controllo e quindi una volta capito di stare sognando, avere il potere di fare letteralmente ciò che si vuole.

Pensate alle possibilità infinite che si possono creare durante il controllo di un sogno, si potrà usare tutta la propria immaginazione per fare ciò che si vuole, per esempio si potranno creare ambienti, volare e modellare il mondo onirico a proprio piacimento.

Praticare il Sogno Lucido

Nel caso si voglia provare questa esperienza e assaporare la vera libertà assoluta di fare ciò che si vuole, bisogna documentarsi quanto basta sull’argomento ed eseguire degli esercizi mentali per poter riconoscere di stare sognando al momento giusto.

Un consiglio di molti praticanti dell’”onironautica” è quello di scrivere i propri sogni al risveglio, per memorizzarli meglio in modo da poter riconoscere alcune situazioni comuni e cogliere i “dream signs” che ci fanno rendere conto di stare sognando.

La pratica del sogno lucido inoltre può servire anche a scopo terapeutico, sono molti infatti gli studiosi che ritengono l’onironatica come una pratica in grado di sviluppare o accrescere l’autostima attraverso la libertà che si ha nel sogno, oltre ovviamente a far svegliare il sognatore con un umore migliore per affrontare la “realtà” avendo già vissuto esperienze fantastiche in un altro “luogo”.

Come fare la televisione con i Vlog

A chi non piacerebbe avere il proprio programma televisivo? Essere conduttori di uno show basato sulle proprie passioni e renderlo fruibile per il pubblico? Questa cosa fino a pochi anni fa sembrava impossibile, ma adesso si sta arrivando sempre più vicino alla possibilità di avere una propria rete televisiva privata grazie ai vlog.

I vlog non sono altro che registrazioni personali e private che si possono pubblicare sui siti di streaming video presenti su internet, creando dei veri e propri programmi che possono avere un successo così grande da portare i propri creatori a diventare delle vere e proprie celebrità.

In realtà, sebbene il concetto sembri rivoluzionario, non è molto differente dalle radio libere che esistevano fino a qualche anno fa, l’unica differenza è che per i vlog probabilmente c’è ancora molta più libertà, essendo il web un mondo vastissimo.

Nei vlog si potrà trovare di tutto, dalle semplici recensioni di CD, film, libri o videogame fino a show divertenti o culturali a puntate che si potranno seguire e commentare.

Giovani registi e presentatori

Ovviamente la maggior parte degli utenti che si cimentano nella creazione di un vlog provengono dalle nuove generazioni, infatti tantissimi ragazzi creano i propri vlog, spesso attirando orde di fan e diventando così popolari dal trasformare un semplice passatempo in un lavoro vero e proprio.

Parallelamente ai vlog è nato anche lo streaming dei videogame, un tipo di passatempo simile al vlog con l’unica differenza che il creatore dello streaming si presenta in un piccolo riquadro posto nell’angolo del video, mentre sullo schermo viene mostrato il gioco in azione.

Alla fine, col fatto che la televisione come la intendevamo qualche tempo fa sta lentamente venendo sostituita dallo streaming e dai programmi “on demand” sul web, non è una sorpresa che i vlog ormai vengano considerati come dei veri e propri programmi televisivi dai più giovani.

Gli strumenti del mestiere

Ma come si può realizzare il proprio vlog? Inanzitutto serve una connessione internet abbastanza veloce e un profilo su un qualsiasi sito internet per lo streaming di video, grazie al quale potrete caricare i video realizzati.

Per creare i vlog bisogna avere una webcam o telecamera che riesca a catturare immagini di buona qualità, un microfono e qualche accessorio per sopprimere i rumori fastidiosi durante la registrazione.

Una volta registrato il video, vi servirà un programma per l’editing con il quale potrete scegliere quali parti utilizzare e realizzare un “montaggio”, magari cercando di creare un buon ritmo in modo da non annoiare lo spettatore.

Per creare video molto lunghi dopo l’editing, specialmente se si desidera pubblicarli ad alta definizione, è necessario avere un computer di buona fascia in modo da facilitare il processo.

Una volta creato il video completo lo si potrà pubblicare su internet, usare qualche parola chiave in modo che venga trovato dagli utenti e vedere se si iniziano a ricevere “like” e commenti.

L’importanza delle paralimpiadi

Quando arriva l’anno delle Olimpiadi, sportivi e non si radunano davanti agli schermi per osservare gli atleti della propria nazione e non competere nelle diverse discipline. Questi uomini e queste donne che per anni si allenano per disputare poche gare dove si combatte per un posto sul podio possono essere considerati il cuore pulsante e vivente dello sport.

Gli atleti passano davvero quelle che per alcuni possono essere considerate le pene dell’inferno: diete, allenamenti giornalieri, trattamenti fisici e spesso anche recuperi da infortuni che possono essere determinanti per la loro carriera.

La medaglia d’oro è il sogno al quale ognuno di loro anela ed è per la loro carica agonistica che le Olimpiadi risultano essere la competizione sportiva più entusiasmante al mondo.

Le Olimpiadi dei giganti

In realtà alle Olimpiadi partecipano anche delle persone che senza nulla togliere agli atleti di cui si è parlato sopra, sono forse ancora più straordinarie. Sono persone che per nascita o per sfortunati incidenti sono portatori di disabilità fisiche che gareggiano comunque alle Olimpiadi, in una manifestazione sportiva non meno importante chiamata Paralimpiadi.

Purtroppo non sono in molti a seguire questi atleti assolutamente straordinari, perché a volte i palinsesti televisivi propongono davvero poco e preferiscono concentrarsi sulle Olimpiadi sia per l’interesse pubblico che ovviamente per gli indici d’ascolto.

In realtà le Paralimpiadi sono appassionanti e non dovrebbero essere ignorate, visto che la carica, la voglia e l’energia degli atleti paralimpici è incredibilmente coinvolgente, specialmente se si pensa al fatto che questi atleti fanno esattamente gli stessi allenamenti, trattamenti e diete dei colleghi che partecipano alle Olimpiadi.

A livello sociale è assolutamente necessario dare più visibilità a questa manifestazione, gli atleti paralimpici possono essere considerati dei veri e propri giganti tra gli uomini e basta provare a guardare una qualsiasi gara per capire lo sforzo e la passione che traspira da ogni gesto atletico.

Una fonte di ispirazione per tutti

Per gli spettatori che come gli atleti hanno disabilità fisica, questa manifestazione diventa un vero momento di ispirazione, una carica di coraggio e di forza per affrontare la vita che purtroppo ha già affibiato loro un duro colpo.

E le Paralmpiadi possono essere un incredibile spunto di riflessione per tutti gli altri “fortunati” che non hanno problemi di questo tipo e che magari non fanno altro che lamentarsi dei loro problemi mondani, ingrandendoli a dismisura senza capire che in realtà sono spesso cose da poco.

Spesso nella vita basta solo impegnarsi per riuscire a fare cose incredibili, per poter sbloccare il potenziale nascosto dentro di noi. Le Paralmpiadi sono fonte di grande ispirazione per tutti e dovrebbero avere la stessa attenzione delle Olimpiadi perché a questi atleti deve essere data la stessa visibilità dei loro colleghi.

In un prossimo futuro sarebbe molto bello se entrambe le manifestazioni ottenessero la stessa importanza, in modo da convincere i media a rivolgere lo sguardo anche verso i giganti che partecipano alle Paralimpiadi.

Impatto dei social network sui giovani di oggi

Il mondo d’oggi è dominato dalla comunicazione tramite internet. Inutile girarci intorno, giriamo tutti nel ciclone di dati e informazioni che ogni giorno ci vengono tirati addosso e che dobbiamo filtrare ed evitarli per non rimanerne troppo colpiti.

Se pensiamo che ci sono persone grandi e vaccinate che si fanno condizionare da questo nuovo tipo di vita nel cyberspazio, scrivendo qualsiasi tipo di idiozia e “postando” informazioni e notizie false sui profili dei propri social network, sicuramente i più giovani ne saranno ancora più influenzati.

Prima della maturità e spesso anche dopo è davvero difficile conoscere bene se stessi, capire chi si è realmente, le proprie potenzialità e i propri limiti, in questo i Social Network e internet influiscono pesantemente permettendo a chiunque di crearsi una “personalità alternativa” con la quale si presentano sulla rete.

Il problema è che questi avatar creati non sono dei personaggi di fantasia che magari si possono inventare in un videogioco, bensì vere e proprie parti del proprio io che spesso si sostituiscono alla vera persona nelle relazioni personali e anche in quelle intime.

Non è infatti raro trovare nei profili social dei più giovani fotografie ritoccate o fatte apposta per “piacere” e attirare il classico click del “like”, oppure citazioni da libri che probabilmente non si sono mai letti “postate” solo per far credere agli altri di essere acculturati.

Il problema è che più ci si collega e si interagisce col social network e ironicamente più si perde il collegamento con se stessi e la vera interazione con il prossimo.

Il paradosso dei Social Network

Paradossalmente si sta creando l’effetto contrario rispetto a quello che i Social Network sono stati creati per fare: invece di avvicinare le persone, le stanno piano piano allontanando.

Se prendiamo un qualsiasi mezzo pubblico o ci facciamo due passi per strada, noteremo che la maggior parte dei ragazzi hanno la testa immersa nello schermo del loro smartphone e anche se sono in un gruppo di amici, l’interazione tra di loro sarà davvero minima.

E’ come se per loro il prossimo sia molto più interessante sul profilo del social network che di persona e sta diventando sempre più importante la “quantità” delle cose piuttosto che la “qualità”, si tende a calcolare quanti “amici” si hanno sul profilo, invece di pensare davvero alle persone che ci sono vicine.

Questo aspetto spesso poi si traduce spesso anche nei rapporti intimi che tra l’altro si stanno perdendo dietro ai testi delle chat. Pensiamo anche al cyberbullismo, a tutti i ragazzi che usano i social network per insultare gli altri, per postare video diffamanti e notizie false, spesso con conseguenze tremende per il prossimo.

Non condannare, ma educare all’utilizzo dei Social Network

Ma nonostante tutto non si deve pensare che i Social Network siano il male, anzi se usati correttamente e filtrando i contenuti possono dare molti vantaggi.

Il punto della questione è quello di educare i ragazzi a un utilizzo più moderato e a non valutare se stessi e gli altri solo attraverso il mondo virtuale. Per questo si dovrebbero creare delle ore di lezione dedicate all’utilizzo dei Social Network nelle scuole medie e superiori, oltre a sensibilizzare anche i genitori o tutori dei ragazzi.